Lo sgambetto alla capolista A-Team non riesce, almeno per
il momento, e l'Hellas Verona torna dalla trasferta di Montebello con l'amaro
in bocca per aver gettato al vento una partita che poteva finire in tutt'altro
modo. Qualche imperdonabile calo d'attenzione sulle palle da fermo costa i tre
punti alla formazione di Ragno, che, in generale, ha comunque mostrato coraggio
e qualità . 4-2 per le padrone di casa e aggancio al treno di vertice rimandato,
eppure, quanto emerso dal campo fa ben sperare la truppa di Ragno, capace di
mettere sotto per lunghi tratti di gara la prima della classe e di annullare il
gap di 12 punti raccontato dalla classifica.
L'avvio è accesissimo. Le due squadre si scoprono,
vogliono vincere, e regalano una partita di grande intensità . Basta un minuto e
l'Hellas si trova già a tu per tu con l'estremo difensore dell'A-Team:
D'Alessandro recupera palla a centrocampo e innesca il contropiede servendo
Migliore sola in area, ma Andreani compie un miracolo sul tiro a botta sicura della
numero 12 gialloblu. La squadra di Ragno se la gioca a viso aperto e si alza in
pressing per impedire alla vicentine di ragionare. Passano pochi secondi e
questa volta è l'A-Team ad andare vicina al vantaggio, con un tiro di punta
dalla distanza di De Stefano che si infrange sul palo. I rovesciamenti di
fronte sono continui. Al 6' è bravissima Donatelli a murare Steccanella solo in
area e a mantenere l'Hellas in partita. Il team di Ragno si butta in avanti a
capofitto, approfittando della splendida prestazione di Roberta Martello nella
posizione di centrale difensivo, abilissima a rubare palla all'avversario e a
innescare le ripartenze gialloblu con passaggi mai banali. Le veronesi passano così
all'11': out sulla destra, Cottini imbuca a Morandini che difende palla e
scarica intelligentemente con il tacco all'accorrente D'Alessandro, la numero 7
controlla in corsa e batte Andreani con un preciso piattone rasoterra. Le gialloblu
sembrano avere la chance per incanalare la partita sui binari giusti ma la
sprecano, concedendo il pari che ridà coraggio a un A-Team in grossa
difficoltà : è il 14', punizione dalla sinistra, la difesa dell'Hellas
colpevolmente disattenta si attarda a posizionarsi correttamente, le vicentine
ne approfittano servendo la solita De Stefano che insacca senza problemi. Una
disattenzione decisiva nell'economia della gara. Il confronto rimane in
equilibrio anche grazie alle parate del portiere di casa, che disinnesca con
due autentici miracoli le conclusioni di Cottini, prima, e di Migliore, poi. Andreani non si fa superare nemmeno su tiro libero, concesso al 30' dal direttore
di gara e ben calciato da Morandini.
Si va al riposo sul risultato di 1-1. Gara ancora
apertissima ed emozionante tra due squadre ordinate e ben messe in campo.
Al rientro dagli spogliatoi l'Hellas dà subito
l'impressione di aver perso un po' di quella baldanza che in avvio di gara
aveva permesso di sorprendere l'A-Team. E la difesa gialloblu, troppo
spericolata e poco attenta, capitola al 9': rilancio innocuo delle vicentine,
Migliore e D'Alessandro si scontrano lasciando campo libero per De Stefano, che
si invola e infila l'incolpevole Donatelli in uscita. Il 2-1 affonda moralmente
le veronesi, che al 14', sugli sviluppi di un calcio d'angolo, subiscono
l'allungo vicentino. L'ennesima disattenzione difensiva sembra compromettere la
gara, che però si riapre al 22' grazie all'espulsione della stessa De Stefano.
In mezzo alcuni interventi provvidenziali di Donatelli tengono a galla
l'Hellas. Le gialloblu sfruttano bene la superiorità numerica inaspettata e con
una rapida combinazione passano con D'Alessandro, brava a capitalizzare
sottomisura l'ottimo filtrante di Venturi. La fiammella della speranza si
riaccende per le veronesi, ma il forcing è più confusionario che altro e le
ragazze di Ragno non riescono più a creare occasioni in grado di impensierire
il portiere dell'A-Team. Svariate le superiorità numeriche sprecate. Sono così
le vicentine in contropiede a chiudere la partita mettendo a segno il 4-2. È il 29' e per l'Hellas
non c'è più tempo. Il triplice fischio dell'arbitro pone fine a una partita
combattuta e ben giocata, ma al tempo stesso non priva di errori e cali di
concentrazione. A Ragno spetta ora il compito di lavorare per correggere quelle
disattenzioni difensive che troppo spesso sono costate punti preziosi alle
gialloblu in questa prima parte di stagione.
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