SALTO DI CATEGORIA SFUMATO

<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLO6Bs3KnQhU72diIyeMJPltAJrhywcEm97a0R8pQ9GRkhEbmCSJyoxHnrCJO3eAHTdGOCjELWHQ4hAf1NANrbN52L_cGGYcbaBFNGPQGFGTenYIa706LI0wUG7Ipgo_57f09aZYFxIfg/s1600/foto+squadra.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLO6Bs3KnQhU72diIyeMJPltAJrhywcEm97a0R8pQ9GRkhEbmCSJyoxHnrCJO3eAHTdGOCjELWHQ4hAf1NANrbN52L_cGGYcbaBFNGPQGFGTenYIa706LI0wUG7Ipgo_57f09aZYFxIfg/s200/foto+squadra.JPG" width="200" /></a></div> <div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"> Nella finale playoff di serie D si affrontano Compagnia Monte di Malo e AC Hellas Verona 1903. Il campo di gioco è Monte di Malo in quanto le vicentine hanno totalizzato più punti in campionato. In palio la promozione in serie C, premio per il duro lavoro svolto da entrambe le squadre in questa stagione che giunge all’epilogo con questa partita. Gara dominata dalle vicentine che si impongono con un risultato di 7 – 1 che non lascia spazio ad interpretazioni. Sicuramente la concentrazione e la prestazione delle ragazze dell’Hellas sono state influenzate dall’agitazione per l'importanza di questa partita, ma il risultato non è mai stato messo in discussione e un applauso sincero va alla Compagnia Monte di Malo per la promozione conquistata. In casa Hellas non ci si abbatte, ma già si lavora per andare avanti e costruire una squadra competitiva per la prossima stagione tra conferme, partenze e nuovi arrivi. La stagione si è conclusa con la sconfitta nella finale playoff. Hellas Verona che rimane in serie D, ma è pronto per affrontare il nuovo campionato, consapevole quest'anno di aver fatto solo le prove generali.<o:p></o:p></div> <div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"> <br /></div>

SALTO DI CATEGORIA SFUMATO

Nella finale playoff di serie D si affrontano Compagnia Monte di Malo e AC Hellas Verona 1903. Il campo di gioco è Monte di Malo in quant...

Continua a leggere...»

SPLENDIDA VITTORIA CON CINQUE GOL DI MORANDINI

<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHFcRnprOBFdNGRQfrQGRs36UmhcdXgq3qeBfDGsyLeyKL2x8qSDGFOx_OsRv_GTMc_0-7FHyZ6SSvszvFZ04RCv0fHEkw-cXO7EkfpaMEcK-4V-JsCA_x7Mn9sQXKW0vlIr4Psr62VSk/s1600/IMG_2243.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHFcRnprOBFdNGRQfrQGRs36UmhcdXgq3qeBfDGsyLeyKL2x8qSDGFOx_OsRv_GTMc_0-7FHyZ6SSvszvFZ04RCv0fHEkw-cXO7EkfpaMEcK-4V-JsCA_x7Mn9sQXKW0vlIr4Psr62VSk/s1600/IMG_2243.JPG" width="234" /></a></div> <div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"> Non poteva non esserci la foto di Linda Morandini su questo post, che a suon di gol lascia un segno importante sulla penultima partita di campionato dimostrandosi sempre puntuale sotto rete. Finisce 9 a 2 per l’Hellas Verona, contro un Montegrotto tutt’altro che remissivo che dimostra aggressività fin dai primi minuti. Una partita difficile che è stata ben gestita dalle veronesi, giocata su un campo di ridotte dimensioni, dove le qualità atletiche si esaltano a fatica. Il Montegrotto attua un pressing a tutto campo sperando di spezzare la manovra dell’Hellas Verona, che però gestisce bene e si porta nei primi minuti sull’1 a 0 grazie ad un bellissimo assist di Martello: serve Morandini sulla sinistra che batte il portiere avversario. La reazione delle padrone di casa non si fa attendere e al 10’ arriva il pareggio, complice un’incertezza difensiva. E’ un primo tempo difficile nel quale le squadre cercano varchi, dove le veronesi sono però più propositive: prima ci prova D’Alessandro di tacco e poi Migliore in un paio di occasioni non è fortunata, poi Giubertoni va a segno con un tiro molto potente che il portiere non riesce a trattenere e ancora dopo pochi minuti Migliore con un tiro preciso sul primo palo porta la sua squadra sul 3 a 1, risultato che chiude la prima frazione di gioco. Nei primi minuti del secondo tempo il Montegrotto accorcia le distanze, ma poco dopo capitola definitivamente grazie ad una splendida prestazione delle veronesi: due gol in rapida successione di Morandini, un altro di Migliore e Giubertoni, rispettivamente con un gran tiro di sinistro e di destro sui quali nulla può il portiere avversario. Il Montegrotto ci prova in qualche rara occasione ma trova sempre attenta la difesa e sempre pronto il portiere veronese. Le ultime due reti portano ancora la firma di Morandini che si dimostra bomber implacabile e fissano il risultato finale sul 9 a 2 per l’Hellas Verona. Complimenti a tutta la squadra che ha saputo gestire una partita non facile che nascondeva delle insidie. Il pensiero ora va all’ultima partita di campionato che si disputerà alle ore 17:00 del 3 maggio 2015 al Coni di Verona, e ai successivi playoff nei quali l’Hellas si dovrà giocare la promozione in serie C.<o:p></o:p></div> <div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"> <br /></div> <div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"> <br /></div>

SPLENDIDA VITTORIA CON CINQUE GOL DI MORANDINI

Non poteva non esserci la foto di Linda Morandini su questo post, che a suon di gol lascia un segno importante sulla penultima partita di...

Continua a leggere...»

UNA PRESTAZIONE CONVINCENTE

<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgT94ISfcL1q1xjRgOMTu5R4N9nQc03iexFqfPurFPfXDSnpRnwyo_qNlDSDuCcV4puLQQpwZfCM2EI2aWinPgPdoCUYExcH2YOC_7Af303ZeIm6ZNO9s_GZVajYgWfBk-BMknZtFIjZO4/s1600/IMG_5518.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgT94ISfcL1q1xjRgOMTu5R4N9nQc03iexFqfPurFPfXDSnpRnwyo_qNlDSDuCcV4puLQQpwZfCM2EI2aWinPgPdoCUYExcH2YOC_7Af303ZeIm6ZNO9s_GZVajYgWfBk-BMknZtFIjZO4/s1600/IMG_5518.JPG" width="320" /></a></div> <div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"> È stata una bella prova quella delle ragazze dell’Hellas Verona, messa in campo con cuore e determinazione contro un avversario che ha dimostrato durante questa stagione di essere la squadra con più solida e costante del campionato, avendo collezionato un solo pareggio e nessuna sconfitta fino ad ora. Va in scena al Consolini una delle partite più belle della stagione, giocata a viso aperto da entrambe le formazioni che dimostrano di “volerla portare a casa”. Sono tante infatti le azioni e le giocate che vengono messe in campo, due squadre grintose che non si accontentano di un pareggio. Il primo gol lo segnano le vicentine, complice un’ingenuità delle ragazze dell’Hellas che favorisce un’azione offensiva messa a segno dal pivot Boni. Ma l’Hellas non ci sta e forza il gioco creando molto ma realizzando poco, da segnalare un’ottima azione di D’Alessandro sulla fascia sinistra che finisce sul palo. Sul forcing veronese le avversarie vanno in difficoltà, determinanti un paio di parate dell’estremo difensore dell’A-Team. Un tiro di Morandini viene stoppato con la mano in area da una giocatrice avversaria: rigore della stessa Morandini che trasforma l’1 – 1, risultato con il quale finisce la prima frazione di gioco. Secondo tempo non diverso dal primo, le squadre si affrontano e cercano spazi, forse è più pericoloso l’Hellas che però non riesce ad affondare il colpo vincente anche grazie ad un ottimo portiere avversario che più volte salva il risultato. Ma l’A-Team si dimostra cinica e pronta a sfruttare ogni occasione, De Stefano concretizza un contropiede in velocità portando le vicentine in vantaggio. Pochi minuti dopo un innocuo cross di Zaccaria nell’area veronese coglie impreparata Donatelli che non vede partire il pallone e lo lascia entrare in rete: 1 - 3 il risultato ma le veronesi non ci stanno e di nuovo intensificano la manovra offensiva, cercando spiragli, ma senza fortuna anche grazie ad un’ottima prestazione del portiere avversario. Ma è Venturi che riapre la partita sfruttando una palla in area da vero bomber di razza e si riaccendono le speranze dell’Hellas Verona. Nel finale da segnalare il palo di De Stefano e nuovamente sul fronte opposto di D’Alessandro, inoltre almeno 3 chiare occasioni da gol per l’Hellas Verona che non concretizza. Finisce 2-3 una partita ben giocata da entrambe le formazioni, due squadre che hanno dimostrato la loro qualità e si sa, in casi come questi sono i singoli episodi a fare la differenza.<o:p></o:p></div> <br /> <div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"> Un’ottima prestazione delle nostre ragazze, la migliore della stagione, una bella gara in vista dei playoff che ormai sono consolidati in quanto il Monte di Malo è uscito sconfitto dal campo del Sanve Mille. <o:p></o:p></div> <div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"> <br /></div>

UNA PRESTAZIONE CONVINCENTE

È stata una bella prova quella delle ragazze dell’Hellas Verona, messa in campo con cuore e determinazione contro un avversario che ha di...

Continua a leggere...»

UN POSTO NEI PLAYOFF

<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> </div> <br /> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLydhgO5gM-x9F-V4TyhcUL_BgfGLtxpI5-d-uk-i9r64CQ7R1TROWBJ0LdbI0tU0q9KHw5s9P-p-Pr2joWDfMN-IYISAHvDRg2xN8YcVbtmONEnz1ZldWIskPK27HjTpxvACC8mZts34/s1600/IMG_2248.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLydhgO5gM-x9F-V4TyhcUL_BgfGLtxpI5-d-uk-i9r64CQ7R1TROWBJ0LdbI0tU0q9KHw5s9P-p-Pr2joWDfMN-IYISAHvDRg2xN8YcVbtmONEnz1ZldWIskPK27HjTpxvACC8mZts34/s1600/IMG_2248.JPG" width="255" /></a></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> Dopo quella con il Granzette dello scorso turno di campionato, le ragazze dell'Hellas Verona 1903 conquistano un'altra vittoria con il risultato di 4-0. Il poker questa volta è servito al fanalino di coda Bissuola, al quale cuore e impegno non bastano per impensierire le padrone di casa. Per le veronesi gara dai due volti: rapide e ispirate nel impostazione della manovra durante la prima frazione di gioco, più incostanti e meno ordinate nella seconda.<o:p></o:p></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> Ad aprire le danze è un'azione personale travolgente del capitano Matilde Cottini, che al 3' parte dal centrocampo, supera due avversarie in slalom e deposita in rete al secondo tentativo, dopo una prima ribattuta del portiere del Bissuola. L'Hellas attende comodamente le avversarie a centrocampo e riparte cercando spazi sulle fasce o imbucando la palla verso il pivot Linda Morandini. Le ospiti si vedono solo al 6' con un contropiede ben orchestrato che si spegne però sul fondo. Da segnalare, all'8', l'esordio sul terreno di gioco di Elisa Giubertoni, nuovo acquisto in casa Hellas. Il raddoppio arriva al 15' con D'Alessandro, brava a depositare comodamente in rete un assist perfetto di Morandini che apre completamente la difesa schierata delle ospiti. La squadra di Ragno dimostra una buona crescita nella gestione della palla, proponendo con naturalezza soluzioni interessanti che portano alla conclusione Migliore e Morandini. Il gol è nell'aria e si concretizza al 22' con una fantastica iniziativa della nostra Ronaldinha, Zaina Atif, che dalla sinistra converge verso il centro dribblando la diretta avversaria e siglando il 3-0 che chiude il primo tempo.<o:p></o:p></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> All'inizio della ripresa Mister Ragno concede spazio alla giovanissima Alessia Sterza, che subentra tra i pali della squadra gialloblu alla più esperta Donatelli. Migliore è scatenata sin dai primi minuti. Al 2' mette al centro dopo aver superato due avversarie ma Morandini arriva in ritardo all'appuntamento con il gol, al 7' invece fa tutto da sola cogliendo la traversa dalla distanza. Ma il Bissuola stavolta non sta a guardare e reagisce con decisione. Ancora le mestrine si rendono pericolose riconquistando palla in difesa e ripartendo a tutta velocità, ma è Giubertoni con un provvidenziale recupero a salvare le padrone di casa. Poche azioni ragionate per l'Hellas e tanti tiri velleitari dalla distanza non consentono alla squadra di Ragno di chiudere definitivamente la gara. Al 20' ci prova Venturi, conquistando palla a metà campo e involandosi verso la porta avversaria, ma il portiere del Bissuola, in uscita disperata, riesce a respingere con il corpo il tiro a botta sicura dell'attaccante veronese. Eppure l'appuntamento con la segnatura è solo rimandato. Le ospiti hanno esaurito la loro carica e il gol del definitivo 4-0 per l'Hellas arriva all'ultimo minuto con D'Alessandro, nuovamente servita da Morandini.<o:p></o:p></div> <br /> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> Per la seconda gara di seguito la retroguardia veronese chiude imbattuta. Notizia importante per Mister Ragno, che ha ora il compito di preparare la squadra al meglio in vista dello scontro diretto con il Monte di Malo della prossima giornata, appuntamento decisivo per la rincorsa ai  play-off.<o:p></o:p></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> <br /></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> <br /></div>

UN POSTO NEI PLAYOFF

Dopo quella con il Granzette dello scorso turno di campionato, le ragazze dell'Hellas Verona 1903 conquistano un'altra vittori...

Continua a leggere...»

TORNANO I 3 PUNTI

<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaGT3dx1l5v2jmOhX94X6ROcPeKlJu023jdwlGO-6kthr0ovFRG1SEaxIkSFDSLC1-_pTRuzNRjTZpfKXlfdXDYXA_karuC0IAfhPb5cg-vBidow8_ouU5nmKh9jxFK0wkyqOpSNFgkmo/s1600/IMG_2241.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaGT3dx1l5v2jmOhX94X6ROcPeKlJu023jdwlGO-6kthr0ovFRG1SEaxIkSFDSLC1-_pTRuzNRjTZpfKXlfdXDYXA_karuC0IAfhPb5cg-vBidow8_ouU5nmKh9jxFK0wkyqOpSNFgkmo/s1600/IMG_2241.JPG" width="254" /></a></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> Dopo cinque sconfitte consecutive l'Hellas Verona si ritrova e torna alla vittoria superando il Granzette con un rotondo 4-0, risultato che consolida le veronesi al settimo posto, ultimo piazzamento utile per l'accesso ai play-off. La squadra di Ragno vuole dare battaglia e si alza in pressing sin dai primi istanti di gara. Le veronesi dominano il possesso palla lasciando alle ospiti soltanto qualche sporadico contropiede, subito disinnescato dall'accorta guardia di Martello. I primi quindici minuti delle gialloblu sono travolgenti. Il Granzette, arroccato affannosamente in difesa, non riesce ad arginare gli affondi del capitano Matilde Cottini, incontenibile in avvio. Al 5' la numero 2 triangola bene con Morandini e s'infila centralmente palla al piede, ma il suo tiro si spegne sopra la traversa. Cottini si ripete dopo due minuti, spostando la palla sul destro ma non inquadrando lo specchio della porta. La mira, il capitano gialloblù, la aggiusta al 9', quando, servita da D'Alessandro appena sopra la metà campo, avanza palla al piede e scarica un rasoterra di punta sul quale Omietti non è impeccabile. L'Hellas sembra accontentarsi del vantaggio e, dopo qualche minuto, inizia gradualmente ad alleggerire la propria pressione offensiva. Il possesso palla si fa più macchinoso e prevedibile e la difesa del Granzette ha buon gioco nel bloccare gli inserimenti sulle fasce delle veronesi. Se la squadra di casa fatica ad imporsi, le ospiti non sono tuttavia in grado di approfittarne, non riuscendo mai a presentarsi al tiro diretto in porta. La difesa di casa, pur con qualche sbandamento, blocca bene i tentativi del Granzette anche grazie alle ottime chiusure di Atif, sempre concentrata e pronta al sacrificio.  L'Hellas ritrova convinzione ed efficacia grazie all'ennesima segnatura stagionale del suo bomber, Linda Morandini. È il 21' quando Cottini recupera palla in difesa, avanza e scarica per la numero 8 che di piatto sinistro indirizza il pallone sotto l'incrocio dei pali, prendendo in controtempo Omietti. 2-0 e squadre al riposo.<o:p></o:p></div> <br /> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> Dagli spogliatoi la truppa di Ragno riemerge sicura dei propri mezzi e pronta a riprendere da dove aveva lasciato, proprio come fa Morandini: l'attaccante veronese supera un'avversaria sull'out di sinistra, si accentra e calcia trovando il gol sul palo lontano. Un'azione personale spettacolare alla quale fa seguito quella di Cottini, che caparbiamente sradica palla a centrocampo dai piedi di Malin e si lancia verso la porta, questa volta Omietti fa buona guardia e sventa il pericolo. Un minuto e Morandini sfiora la tripletta con un diagonale fuori di pochissimo. Il Granzette si rende pericoloso due volte, in rapida successione, al 14' e al 15', ma l'estremo difensore gialloblu blocca in sicurezza i tentativi ospiti di accorciare il risultato. Gol sbagliato, gol subìto: Venturi recupera palla e dalla destra manda in porta Martello con un assist perfetto che chiede solo di essere concretizzato, e la numero 10 dell'Hellas non se lo fa ripetere due volte, insaccando con freddezza la palla del 4-0. Al 16' è ancora Venturi che dalla destra coglie la traversa con un tiro a scendere che inganna Omietti. La gara si fa confusionaria, ma rimane saldamente nelle mani della squadra di Ragno sino ai minuti finali, quando si rifà sotto il Granzette. Il risultato rimane però invariato e l'Hellas può festeggiare una vittoria importantissima, tanto per il morale quanto per la classifica.<o:p></o:p></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> <br /></div>

TORNANO I 3 PUNTI

Dopo cinque sconfitte consecutive l'Hellas Verona si ritrova e torna alla vittoria superando il Granzette con un rotondo 4-0, risulta...

Continua a leggere...»

CONOSCIAMOLE MEGLIO: ELENA DONATELLI

<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiX6y3cLufeDQhmgMl8i76Z5ryX1MRpUHurnTYOw4ArQ0g8c1-IRgqdDyYbmipEPQvzf05LAV_HPfqtPyF8Acyb9Y40voPg5NOjoMfl7r2DRO65EXEUrXpB-Di7B5SaDmjMWNG4XldJNqc/s1600/248.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="261" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiX6y3cLufeDQhmgMl8i76Z5ryX1MRpUHurnTYOw4ArQ0g8c1-IRgqdDyYbmipEPQvzf05LAV_HPfqtPyF8Acyb9Y40voPg5NOjoMfl7r2DRO65EXEUrXpB-Di7B5SaDmjMWNG4XldJNqc/s1600/248.JPG" width="320" /></a></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> Quella al nostro portiere Elena Donatelli si è rivelata di certo l'intervista più complicata della mia breve carriera di intervistatore. Analitica, raziocinante, ma anche solare e disponibile, Elena Donatelli è riuscita a ipnotizzarmi con una parlantina che è diventata a tratti quasi inarrestabile. Molti gli argomenti (dai suoi animali, presi a coppie come Noé quando predispose la famosa arca, al suo primo colloquio di lavoro, nel quale si narra che fu "assunta a patto che tacesse"). Elena è meticolosa e precisa, la sua cura maniacale dei dettagli è probabilmente il motivo grazie al quale, in soli tre anni, è riuscita a consolidarsi come uno dei portieri più promettenti del panorama veronese. È un piacere vederla pretendere (e ottenere) lunghe e circostanziate spiegazioni da Pietro sulla corretta posizione da tenere in questa o in quella situazione di gioco. Elena è esigente, e non manca di mostrarsi tale anche durante l'intervista, quando spazientita mi chiede: "ma allora? quando arrivano le domande piccanti? Che tristezza, qua mi chiedi solo di scuola e lavoro, di lavoro e scuola!". Quando poi le domande piccanti arrivano, mi vieta di scriverle. È dura la vita del giornalista. Ad un certo punto interviene anche Mister Ragno, con la raffinatezza che lo contraddistingue (e col pelo del petto che spunta dalla tuta mezza aperta): "qual è la tua posizione preferita?" Elena non si fa intimorire dai doppi sensi, accoglie subito il suggerimento del pubblico parlante e risponde con un sorrisetto: "a croce!".<o:p></o:p></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> Si fa tardi, e il padrone della pizzeria ci mette alla porta, intervistatore, intervistata e pubblico si trasferiscono tutti a casa di Mister Ragno. E a quel punto apriti cielo! Elena seria rimane alla porta, e a sedersi al tavolo di casa Ragno si presenta Elena in versione "ho visto cose che voi umani non potreste neppure immaginare". Ma questa è un'altra storia...<o:p></o:p></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> <br /></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> <b>1) Ripercorriamo assieme i tuoi primi passi nel mondo del calcetto<o:p></o:p></b></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> Ho iniziato da poco, tre anni fa. Ad essere sincera, prima di allora non sapevo nemmeno cosa fosse un pallone. Il mio primo contatto è avvenuto in maniera del tutto casuale, una sera, in una piazzola di cemento sul Saval, quando il mio ex ragazzo tirò fuori una palla e si mise a farmi qualche tiro. Lui, che nella sua squadra giocava nel ruolo di portiere, si accorse subito che non ero affatto male, così mi presentò a un suo amico che faceva l'allenatore di una squadra femminile di Avesa partecipante al torneo NOI. Sono stata presa lì come secondo portiere. Abituata com'ero a fare sport da una vita non mi ci è voluto molto a imparare le movenze, e così ho iniziato a scalare le gerarchie. Piano piano mi sono ritrovata, con l'altra ragazza che giocava in porta, a fare un tempo a testa.<o:p></o:p></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> L'anno successivo sono approdata all'Alpo 04, dove sono rimasta per una stagione sdoppiandomi  tra campionato NOI, in cui ero titolare, e FIGC, in cui invece ero riserva. Ma non percepivo la cosa come un problema, il mio obiettivo era semplicemente allenarmi al meglio per migliorare il più possibile, anche senza la pretesa della titolarità. Nella stagione successiva, le ragazze che costituivano il gruppo storico dell'Alpo 04 si sono unite a quelle dell'Audace e anch'io mi sono trasferita lì nell'ambito di quella specie di fusione. Un'avventura breve: il Mister della squadra non mi vedeva molto, mi ha concesso veramente pochissimo spazio. C'era stata addirittura un'occasione in cui aveva mandato in campo una mia compagna ancora convalescente anziché concedere una chance a me. Quella volta capì che non avrei mai trovato spazio e che era arrivato il momento di cambiare aria.<o:p></o:p></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> <br /></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> <b>2) E così sei finita all'Hellas...<o:p></o:p></b></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> Esattamente, è stato tutto merito di Stefano. Durante la scorsa estate avevo partecipato a un torneo estivo con alcune ragazze dell'Areasport, e poi ero andata a fare qualche allenamento con loro durante la stagione. Da cosa nasce cosa, e così mi sono ritrovata ad accettare la proposta di Stefano di partecipare al progetto Hellas.<o:p></o:p></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> <br /></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> <b>3) All'Hellas sei seguita da Pietro Gisaldi, che è anche portiere della squadra maschile, ma prima di questa stagione eri mai stata allenata da un vero e proprio allenatore dei portieri?<o:p></o:p></b></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> Sì, all'Alpo 04, durante la prima annata in FIGC, ero allenata da Antonio Rindone. Lui mi ha tirata su tantissimo. Mi ha insegnato a scendere a croce nelle parate. Era estremamente meticoloso, mi faceva ripetere gli esercizi all'infinito, fino a che non venivano alla perfezione. In caso di errore andavo di piegamenti o addominali. Ma devo ammettere che mi divertivo un sacco. È una mia caratteristica distintiva: più mi martellano e più mi diverto. Anche con Pietro mi sto trovando molto bene, lui propone una tipologia di allenamento che a me piace, con esercizi mirati. A dire la verità trovo che inizialmente ci andasse troppo leggero con me, evidentemente non mi conosceva ancora e aveva paura che non reggessi carichi di lavoro troppo intensi. Lo stresso tutt'ora affinché mi aumenti l'intensità degli esercizi.<o:p></o:p></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> <br /></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> <b>4) Che sport praticavi prima di iniziare col calcetto?<o:p></o:p></b></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> Ho fatto 15 anni di atletica leggera e mi chiamavano "manico di scopa" perché ero rigidissima. Ho cominciato all'età di quattro anni. Facevo 6 allenamenti a settimana. Fino alla pre-adolescenza ero il jolly della squadra, perché fisicamente ero portata sia per le gare veloci che per le gare lunghe. L'atletica è costituita da discipline cui si partecipa individualmente, ognuna di queste però porta un determinato punteggio alla squadra in base al risultato e alla tipologia della disciplina. Sommando i punteggi ottenuti da ciascun membro della squadra si ottiene il punteggio che fa classifica. Dal momento che alcune discipline come il salto in alto pagavano di più in termini di punteggio (la mia specialità era il mezzofondo) l'allenatore mi faceva partecipare un po' a tutte le gare. Con la mia squadra abbiamo preso parte anche al campionato nazionale nella staffetta 4x400. A livello nazionale ho vinto i 3000 m, in una competizione a Rimini. Siamo stati via tre giorni, era fine agosto, ho corso a mezzanotte anziché alle dieci perché il caldo era eccessivo. Il mio allenatore stava seguendo le altre gare più corte, così mi sono ritrovata a dover gareggiare su un percorso lungo come i 3000 m senza punti di riferimento (anche se in effetti sono sempre stata parecchio autodidatta a livello di atletica), così avevo impostato l'orologio affinché battesse il ritmo in modo tale da superare il mio record personale. Appena partiti mi sono accorta che ero stra-in-anticipo rispetto all'orologio, allora ho rallentato per paura di non riuscire a tenere fino alla fine. Mi sono ritrovata così a metà gara a essere in ritardo, dal nervoso ho scagliato via l'orologio, ho puntato una mia avversaria che era in testa e ho cominciato piano piano a recuperarla. L'ho presa negli ultimi 300 m, ho tirato la volata finale fino alla vittoria. Alla fine mi sono accorta di aver fatto 10 secondi sotto al personale e così ho vinto i nazionali. La mattina dopo mi sono cuccata gli 800 e i 200 m, e durante l'ultimo giorno ho fatto la 4x400, ero morta!<o:p></o:p></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> <br /></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> <b>5) Come mai hai mollato l'atletica?<o:p></o:p></b></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> È stato per via dell'università. Nel momento in cui ho iniziato la triennale a Trento non sono più riuscita a mantenere un impegno così dispendioso. Facevo la pendolare, tornavo a casa molto tardi, e poi con lo studio mancava proprio il tempo. Recuperavo un po' d'estate, ma avendo perso tutta la preparazione invernale non riuscivo più a fare grandi cose.<o:p></o:p></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> <br /></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> <b>6) Però so che so che non hai rinunciato del tutto a correre...<o:p></o:p></b></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> Sì, col mio gruppo organizziamo le staffette, una all'anno più o meno. Stabiliamo una meta e un percorso e partiamo a piedi da Lazise, generalmente nel fine settimana, al giovedì o al venerdì, dipende da dove dobbiamo arrivare. Questa primavera abbiamo raggiunto Assisi. La staffetta funziona così: un corridore intraprende il tragitto con due-tre ciclisti in appoggio con le borracce. Questi vengono accompagnati da un furgone incaricato di trasportare il cibo verso il punto ristoro e da altri due pulmini con dentro il vestiario per cambiarci. La staffetta verso Assisi si è svolta solo durante il giorno (alle sette si interrompeva la corsa, si raggiungeva l'albergo e si ripartiva la mattina dopo) mentre in quella verso Rosenheim, in Germania, abbiamo corso anche di notte. Generalmente ci si fa qualcosa come due tappe al giorno, dipende da quanti corridori ci sono. Arrivare in fondo è un'autentica soddisfazione. Molte volte ci raggiungono i parenti che si posizionano all'arrivo dandoci l'impressione che ad accoglierci ci sia una folla di gente. Ad Assisi un sacco di turisti si sono uniti ai nostri cari aspettandoci all'arrivo, una scena divertente. Dal punto di vista organizzativo il lavoro è bello tosto, il nostro gruppo manda qualcuno in macchina lungo il percorso per stabilire dove collocare i cambi (solitamente si scelgono posti spaziosi) e i punti di ristoro. Per le prossime staffette vorrei come destinazione la Francia.<o:p></o:p></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> <br /></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> <b>7) Nella tua vita al di fuori del calcetto sei una studentessa?<o:p></o:p></b></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> Sì, ma contemporaneamente lavoro. Ho conseguito la laurea triennale in Economia a Trento, ora ho quasi concluso la magistrale in Banca e Finanza qui a Verona, mi manca solo la tesi. Adoro da sempre le materie scientifiche, soprattutto la matematica, amo la sua razionalità, il fatto che applicando il giusto metodo il risultato corretto arriva necessariamente. Comunque non sono assolutamente una secchiona, nonostante alle lezioni sia una di quelle che amano intervenire un sacco. Mi piace studiare, ma manca sempre qualcosa, forse è il fatto che mi riduco sempre all'ultimo secondo. Per quanto riguarda il lavoro, invece, sono impiegata in una ditta di trasporti a Oppeano. Quando si tratta di rompere le p***e ai fornitori nessuno mi batte!<o:p></o:p></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> <br /></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> <b>8) Durante il liceo però stavi per intraprendere una strada del tutto diversa...<o:p></o:p></b></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> La mia famiglia mi ha da sempre educata al rispetto per le forze dell'ordine. Mio papà era alpino e mio nonno carabiniere. Probabilmente per questo in quinta superiore ho provato l'esame per entrare nel corpo dei carabinieri. È stato un parto! Più di cinquantamila persone per cinquanta posti. La prima tappa è stata un test di cultura generale a Roma, mille persone alla volta. La seconda prevedeva un test atletico che ho superato facilmente. Il terzo step si costituiva invece di un esame psico-attitudinale. A bloccarmi è stato il tema d'italiano. Il titolo era "La perdita dei valori etico-morali nei giovani d'oggi". Un argomento che poteva essere sviluppato muovendo da diversi punti di vista. Cinque ore di tempo. Al termine di quella prova ci sarebbe stato un esame orale di storia, letteratura, geografia e così via, e poi uno stage di qualche mese. Chissà dove sarei ora se avessi passato quell'esame...<o:p></o:p></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> <br /></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> <b>9) So che ti alleni anche in una squadra di calcio a 7 come ti trovi? <o:p></o:p></b></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> Lo scorso anno i ragazzi della squadra mi hanno convinta a partecipare a un allenamento e da allora ogni martedì mi metto a disposizione loro. Li ho seguiti anche in un torneo a Milano, in maggio. Non è andata malissimo, anche se ho fatto parecchi errori. Non conoscevo molto la porta a sette. Al di là di questo, amo molto di più il calcetto, quella del calcio a 7 è più che altro una parentesi.<o:p></o:p></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> <br /></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> <b>10) Che differenza c'è tra parare a 5 e parare a 7?<o:p></o:p></b></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> Lo stile e le situazioni sono totalmente diverse. La porta è enorme e la palla rimbalza così tanto rispetto a quella da calcetto che spesso finisce per scavalcarmi. A 7 non posso stare molto fuori dai pali mentre a 5 Pietro mi invita spesso a farlo. Diciamo che a 5 è più una questione di senso della posizione, a 7 è una questione di agilità nei tuffi tra i pali.<o:p></o:p></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> <br /></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> <b>11) Cosa ti ha spinto a scegliere di giocare in porta?<o:p></o:p></b></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> Prima di tutto è fondamentale sottolineare che ho i piedi quadrati, quindi, nel mio particolare caso, volendo giocare a calcetto l'unica possibilità era la porta! In realtà la questione è più complessa: per anni e anni ho praticato uno sport individuale, tuttora faccio fatica a calarmi nell'ottica di squadra, il portiere è un ruolo solitario, individualista, forse con maggiori responsabilità degli altri. Tutti dicono che bisogna essere dei pazzi per stare in porta e infatti è così, se non prendo una pallonata sul naso ad ogni allenamento non sto bene. Quello del portiere è un mestiere ingrato, sempre esposto alle critiche di tutti, però vuoi mettere la soddisfazione di fare una parata decisiva?? È come fare un gol davanti!<o:p></o:p></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> <br /></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> <b>12) La parata più bella che hai fatto nella tua vita?<o:p></o:p></b></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> La parata più bella l'ho fatta nella mia seconda partita in FIGC, con l'Alpo 04. Nella partita precedente non avevo preso nulla, in questa invece sono stata insuperabile, in una parata che ricordo particolarmente sono andata giù in scivolata su un tiro a fil di palo e ho fermato la palla sulla linea con il piede.<o:p></o:p></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> <br /></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> <b>13) Qual è il difetto che vorresti migliorare tra i pali?<o:p></o:p></b></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> Non te lo dico altrimenti le avversarie lo leggono e io sono finita!<o:p></o:p></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> <br /></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> <b>14) Sei un'amante degli animali. Parlami di quelli che possiedi.</b><o:p></o:p></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> Ho un coniglio nano che si chiama Alex (perché è bianconero). Ne avevo anche un altro che...beh...era un maschietto ma...ehm...si chiamava Margherita! Quando è arrivato ci avevano detto che era una femmina e noi lo abbiamo chiamato così, quando ci siamo resi conto dell'errore ormai era troppo tardi per cambiargli nome e così gli abbiamo lasciato quello. Inoltre era tutto bianco eccetto che per gli occhi, sui quali aveva due macchie nere, sembrava fosse stato truccato...povero Margherita! Lui pensava di essere più un cane che un coniglio, mi seguiva ovunque, su e giù di corsa dai tre piani di scale di casa nostra e lui dietro a inseguirmi.<o:p></o:p></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> Oltre al coniglio ho due cani, due gatti e due tartarughe. Puma è il nome del pastore tedesco, è educatissima! Quando fuori piove, prima di entrare, si ferma in fondo alle scale, tira su la zampa e aspetta che le venga asciugata, finito con una poi tira su le altre. Quando è a posto sale, si appoggia alla maniglia e si apre la porta da sola. Spit è l'altro cane, lui divora senza ritegno tutto quello che trova (sorpresine Kinder, palloni, pezzi di carta e così via). Luna e Lilly sono i due gatti. Le due tartarughe invece si chiamano Freccia e Jean-Bob, come i personaggi de "L'Incantesimo del Lago". Convivono pacificamente tutti assieme senza problemi, anzi, la gatta dorme con me ogni sera assieme al cane, lei sotto alle coperte e lui sopra. A casa nostra abbiamo sempre avuto animali, abitiamo a Caprino, quindi abbiamo anche lo spazio per tenerli. Mia sorella poi è appena diventata veterinario.<o:p></o:p></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> <br /></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> <b>15) So che il "Viandante sul mare di nebbia" è il tuo quadro preferito, cosa evoca dentro di te? Cosa ti attira di quel quadro?<o:p></o:p></b></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> Mi affascina il modo in cui esprime il concetto di infinito. Quando a casa ho dei pensieri sono solita uscire sul balcone e perdermi guardando il panorama. Casa mia è piuttosto in alto, si vedono tutto il paese e il Lago, fino a Rivoli. Mi piace mettermi lì e abbandonarmi osservando il panorama circostante. Penso ai miei problemi, poi piano piano lo sguardo si concentra sui particolari (le nuvole che passano, la signora anziana che sbatte i panni e così via), mano a mano i pensieri se ne vanno e comprendo che la vita va avanti lo stesso, e che i problemi vengono a ridimensionarsi in quanto piccola parte dello scorrere dell'esistenza.<o:p></o:p></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> <br /></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> <b>16) Parlami di una tua passione particolare<o:p></o:p></b></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> Io adoro i puzzle, fin da piccola, quando con mia sorella ne completavamo cinque o sei contemporaneamente mischiando tutti i pezzi. Ii miei preferiti sono quelli da 5000 pezzi, dopo averli fatti generalmente li appendiamo. L'ultimo che ho completato raffigura la rappresentazione di una carta del mondo antico, estremamente difficile. Poi di recente ho completato anche una riproduzione delle "Vedute di Roma antica" di Giovanni Paolo Pannini e una dell'affresco della Cappella Sistina che immortala la creazione di Adamo.<o:p></o:p></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> <br /></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> <b>17) Che musica ascolti?<o:p></o:p></b></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> Quando sono ispirata ascolto gli ACDC o i Pink Floyd. Oppure, mentre scrivo la tesi, arrivo anche a mettere su musica celtica o musica lirica, ma non conosco neanche un titolo, sono negatissima per i nomi. Più in generale si può dire che ascolto musica da vecchi! Celentano, Morandi, Battisti, Battiato, Dalla...sono vecchia anche come testa e come mentalità, sono nata nell'epoca sbagliata, volevo nascere trent'anni prima. Sono vecchia nel modo di fare, nel modo di vestire, di vedere la vita, ad esempio niente sesso prima del matrimonio...<o:p></o:p></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> <br /></div> <br /> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> E a questo punto basta un'occhiata fugace tra me e Mister Ragno, il pensiero è lo stesso: "niente sesso prima del matrimonio???" Non vorremmo essere nei panni del prossimo moroso di Elena, per lui si preannunceranno privazioni e tempi duri...<o:p></o:p></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> <br /></div> <div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;"> <br /></div>

CONOSCIAMOLE MEGLIO: ELENA DONATELLI

Quella al nostro portiere Elena Donatelli si è rivelata di certo l'intervista più complicata della mia breve carriera di intervistato...

Continua a leggere...»